(Teleborsa) - Gli
attacchi terroristici a Parigi possono influenzare negativamente la già fragile crescita del Paese? Secondo gli economisti è uno scenario possibile.
I fatti di venerdì sera potrebbero infatti avere un effetto negativo sia sul
turismo che sulla
propensione alla spesa dei francesi proprio ora che il Paese si sta
risvegliando da un lungo letargo.
Poche ore prima dei tragici eventi che hanno messo in ginocchio la capitale d'oltralpe, il Governo aveva festeggiato i
positivi dati sul PIL, con il Ministro delle Finanze Michel Sapin che aveva predetto un nuovo corso per la seconda economia dell'Eurozona.
Il primo settore a risentire degli attentati potrebbe essere il
turismo, che pesa per l'8% sul PIL francese (lo scorso anno sono arrivati in Francia 84 milioni di visitatori), anche se secondo molti economisti i fatti di venerdì potrebbero impattare negativamente nelle prossime settimane, ma non nel lungo periodo.
Ancora più deleterio per la salute del Paese potrebbe essere il
calo dei consumi. Le famiglie, provate da un anno di attacchi terroristici (non vanno dimenticate la
strage di Charlie Hebdo di gennaio e l'a
ttentato nel negozio Kosher) e, soprattutto, dall'incapacità di Governo e servizi segreti di prevenire nuove stragi, potrebbero cedere all'incertezza e dunque propendere per il risparmio più che per la spesa.
Non la pensano così gli analisti di Credit Suisse che, in una nota di valutazione preliminare della vicenda, ha sottolineato che l'impatto degli attentati
"dovrebbe risultare limitato", anche se nell'immediato potrebbe
causare maggiore volatilità dei mercati, a causa della psicosi collettiva, facendo
indebolire ulteriormente l'euro ed apprezzare il franco svizzero.
Ad ogni modo, importanti
studi condotti dopo i fatti dell'11 Settembre hanno evidenziato che
in caso di gravi minacce, l'economia di uno Stato può rispondere in due
modi opposti:
rimbalzare o, al contrario,
crollare a causa della psicosi collettiva.
Intanto si registra la reazione tutto sommato positiva della
Borsa di Parigi. L'indice Cac40 contiene infatti le perdite entro lo 0,37%.