(Teleborsa) -
In focus alla Camera dei Deputati l’uso che molti comuni fanno degli autovelox, posizionati per accertare il superamento dei limiti di velocità.
E’ questo il tema dell’
interpellanza fatta al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell’economia e delle finanze e al Ministro dell’interno da parte di un
gruppo di parlamentari di
FI-PDL, secondo i quali gli
autovelox sarebbero per "
molti enti locali uno strumento sicuro per garantirsi entrate supplementari destinate agli scopi più disparati".
Secondo gli onorevoli infatti "
tali apparecchiature sarebbero assai di frequente utilizzate in modo subdolo dai comuni,
non tanto a scopo preventivo o dissuasivo, quanto al
puro scopo di multare il maggior numero di automobilisti e
aumentare in questo modo le
entrate derivanti dalle sanzioni
in favore dei bilanci degli enti". "La Corte Costituzionale - hanno ricordato i parlamentari - ha stabilito che gli
strumenti tecnici di misurazione elettronica sono di dubbia funzionalità se non vengono sottoposti a manutenzione e a verifiche periodiche e che il deterioramento ne può pregiudicare l’affidabilità".
E’ stato evidenziato inoltre che "i
comuni stessi
dovrebbero inviare ogni anno una relazione telematica al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministero dell’interno su quanto incassano con queste multe e
destinare una quota del 50% di queste entrate al miglioramento della sicurezza stradale. Entrambi i suddetti obblighi restano spesso disattesi e non sanzionabili".
Dietro a quanto premesso gli onorevoli hanno chiesto al Governo iniziative, anche normative "per
mettere fine al più presto a questo utilizzo distorto degli strumenti per la sicurezza degli automobilisti e per fare rispettare la legge in merito all'obbligo di destinare il 50% di questi proventi alla sicurezza stradale, anche
introducendo un nuovo sistema sanzionatorio, efficace e applicabile ai comuni che non adempiano agli obblighi previsti".