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Saldi ai nastri di partenza. Ma i negozianti li vogliono a fine stagione

Saldi ai nastri di partenza. Ma i negozianti li vogliono a fine stagione
(Teleborsa) - Consumatori sull'attenti: i saldi invernali 2016 si apprestano ad entrare nel vivo in tutta Italia.

Il 2 gennaio hanno aperto la stagione degli sconti Basilicata, Campania, Sicilia e Valle d'Aosta mentre domani, 5 gennaio, si uniranno alla lista tutte le altre Regioni.

Come saranno questi saldi? Secondo le stime di Confcommercio, ogni famiglia spenderà 346 euro per l'acquisto di capi d'abbigliamento, calzature ed accessori (il 3% in più rispetto all'anno scorso), per un valore complessivo di 5,4 miliardi di euro.

In aumento anche la percentuale di consumatori che farà acquisti: il 55% contro il 51% del gennaio 2015.

Le preferenze vanno, come da tradizione, ai capi di abbigliamento seguiti da calzature, accessori e biancheria intima. In leggera flessione gli articoli sportivi e i prodotti di pelletteria.

Queste previsioni sono sicuramente una buona notizia per i commercianti anche se, va ricordato, con questo tipo di vendita aumentano i ricavi ma diminuiscono i margini.

Non solo: grazie alle stagioni sempre più miti i consumatori attendono i saldi per acquistare i capi più "invernali", cosa che sta notevolmente danneggiando gli esercenti.

Per questo in un futuro non lontano saldi potrebbero essere notevolmente posticipati. "Siamo sempre più determinati a chiedere lo spostamento dei prossimi saldi ad effettiva fine stagione, almeno a fine gennaio, scelta confermata da circa l'80% delle aziende del settore" ha annunciato Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia–Confcommercio. Il motivo? "Il clima è diventato sempre più mite dal punto di vista meteorologico, ma non così clemente nei confronti degli operatori commerciali che hanno visto ridurre fortemente le vendite di capi più pesanti e di calzature ed accessori di stagione", ha spiegato.

No, invece, alla liberalizzazione dei saldi e delle vendite promozionali. Quasi il 73% delle imprese ritiene che le promozioni libere prima dei saldi danneggerebbero le vendite del mese di dicembre.


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