(Teleborsa) - Il settore terziario dell'Eurozona si conferma in ottima salute nell'ultimo mese dell'anno.
L'indice
finale del
PMI servizi elaborato da
Markit è stato infatti
rivisto a 54,2 punti, in aumento rispetto ai
53,9 punti della stima flash, tornando così sui livelli visti a novembre.
Il dato è
migliore delle stime degli analisti che erano per una conferma a 53,9 punti.
Rivisto al rialzo anche il
PMI composito a 54,3 punti rispetto ai
54 della stima flash. In questo caso l'indicatore compie un passo avanti rispetto a novembre, quando sostava a quota 54,2 punti. Battute le attese che erano per un livello di 54 punti.
Si ricorda che un valore superiore a 50 punti segnala espansione, mentre al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore.
Da rilevare il
boom dell'Italia, la cui crescita composita si è portata
sui massimi di 58 mesi. Molto bene anche la
Germania, il cui PMI composito è stato rivisto al rialzo da 54,9 a 55,5 punti, ai massimi di un anno e mezzo.
"L’economia dell’Eurozona inizia il 2016 da una posizione forte e tale da potersi godere un anno di solida espansione" ha commentato Chris Williamson, capo economista presso Markit.
Tuttavia "nonostante tali fattori positivi, i dati dell’indagine del terzo trimestre indicano una crescita modesta del PIL dello 0,4%, che vorrebbe dire per l’Eurozona una crescita dell’1,5% per l’anno 2015. Considerato il fatto che abbiamo assistito a quasi un anno di quantitative easing, sorge la preoccupazione che tale politica economica stia in qualche modo dando prova di essere inefficace", rileva.
Secondo l'economista le preoccupazioni puntano principalmente sulla Francia. "Germania, Italia, Spagna e Irlanda
sono tutte in un felice stato di forte espansione, mentre la Francia sta ancora una volta dando segni di stallo. Per poter supportare un forte andamento di crescita annuale del l’intera regione, è necessaria una ripresa della Francia".