(Teleborsa) - Per molti il nome
Alphabet dice poco. In realtà da ieri questo appellativo così diffuso appartiene alla
società con più valore al mondo:
Google. O, meglio, all'universo Google, perché
questa estate i fondatori del colosso di Mountain View, Larry Page e Sergey Brin, hanno deciso di creare una holding - Aplhabet, appunto - che riunisce tutte le attività del Gruppo.
Ebbene,
ieri sera Alphabet ha alzato il velo sui conti del quarto trimestre, primo bilancio della sua breve esistenza, riportando
risultati in aumento oltre le attese che hanno immediatezze scatenato la
corsa al titolo nel dopo-Borsa di Wall Street.
Le azioni "GOOGL" (il ticker è rimasto lo stesso) hanno così chiuso con un rialzo del 4,2%, cosa che ha fatto
schizzare la capitalizzazione di mercato a 560 miliardi di dollari. Così Alphabet ha superato l'imperatrice incontrastata
Apple, che si "accontenta" di 540 miliardi di dollari, come non avveniva da gennaio del 2010.
Tornando al bilancio, l'
utile netto è salito a 4,92 miliardi di dollari, o 7,06 dollari ad azione, rispetto ai 4,68 miliardi, o 6,79 dollari ad azione, dello stesso periodo dell'anno precedente. Al netto di alcune spese straordinarie, l'utile per azione è invece di 8,67 dollari e batte di molto gli 8,10 dollari stimati dagli analisti.
I
ricavi sono balzati invece del 18% a 21,33 miliardi di dollari a fronte dei 20,8 miliardi del consensus.
Gran parte del merito va al
business Internet (quello "core" che include il motore di ricerca, YouTube e Android), che ha fatto il pieno di ricavi (+14%) e visto crescere il margine operativo dal 35% al 38%.