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Auto, Bruxelles raddoppia i limiti alle emissioni inquinanti

Con una strettissima maggioranza il Parlamento europeo ha approvato una modifica del regolamento che stabilisce il tetto delle emissioni di NOx, raddoppiando la dose ammessa per legge

Ambiente, Clima
Auto, Bruxelles raddoppia i limiti alle emissioni inquinanti
(Teleborsa) - La lotta all'inquinamento atmosferico riceve oggi un duro colpo, con il sì di Bruxelles all'innalzamento dei limiti alle emissioni di NOx, ossia degli ossidi di azoto che sono tra i principali inquinanti dell'aria emessi dalla combustione nei motori diesel. Secondo alcuni le lobby automobilistiche hanno premuto per tale risultato dopo lo scandalo Dieselgate, che potrebbe far venire a galla altre violazioni.

Con una strettissima maggioranza il Parlamento europeo ha approvato una modifica del regolamento che stabilisce il tetto delle emissioni di NOx, raddoppiando la dose ammessa per legge, in barba alla salute dei cittadini, colpiti sempre più da malattie causate dallo smog.

“Quello che è avvenuto oggi a Bruxelles - dichiara Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente - è veramente assurdo e grave, è una scelta che va deliberatamente contro l’ambiente e la salute dei cittadini ed è solo a favore delle lobby automobilistiche. Mentre gli Stati Uniti diffidano e comminano multe alle case automobilistiche che non rispettano le regole, l’Europa invece dimostra di non aver imparato nulla dalle lezione Dieselgate-Volkswagen e di non vedere l’emergenza smog che attanaglia tante città europee, autorizzando il raddoppio dei limiti delle emissioni dei veicoli. È evidente che si ragiona in termini di condoni: come i condoni edilizi premiano i furbi che si costruiscono le case senza autorizzazione, così prevedere un raddoppio dei limiti delle emissioni per gli ossidi di azoto (NOx) dei veicoli a diesel, che ora passeranno da 80 mg/Km ad oltre 160 mg/Km fino al 2021, significa premiare i furbi a discapito dell’innovazione e della qualità sulle quali le case automobilistiche dovrebbero puntare. Per contrastare l’inquinamento atmosferico - conclude Ciafani – servono anche limiti delle emissioni più stringenti, controlli pubblici più efficaci per evitare che i furbi la facciano franca, e una corretta e completa informazione su inquinamento e consumi”.


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