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I "furbetti" del pubblico impiego costano 4 miliardi all'Erario

Economia, Politica
I "furbetti" del pubblico impiego costano 4 miliardi all'Erario
(Teleborsa) - "L’attività illecita di circa 7.000 dipendenti pubblici infedeli e corrotti ha creato in dieci mesi un danno record di quasi 4 miliardi di euro". Questo il tema dell’interrogazione presentata da un gruppo di onorevoli della Lega Nord al Ministro della pubblica amministrazione, in seguito a quanto pubblicato su Il Corriere della Sera del 1 febbraio ed al recente annuncio di misure di contrasto da parte del Premier.

I parlamentari hanno evidenziato che "500 milioni di euro è la quota di buco accumulata in soli quattro mesi, da giugno ad ottobre 2015, per atti illeciti, omissioni e/o abusi d’ufficio, compiuti da dirigenti, funzionari ed impiegati pubblici. Cifra inquietante che denuncia un trend di oltre 100 milioni di euro di danno erariale ogni trenta giorni".

"Le cause – hanno fatto presente i deputati - sono le più svariate: medici e funzionari assenteisti, truffe nel settore sanitario con falsificazioni di cartelle e di tabulati marcatempo, nonché indebiti rimborsi di medicinali, appalti truccati e gonfiati, consulenze inutili, illegittime erogazioni di pensioni, prestazioni ed indennità varie".

Dietro a tali premesse, gli onorevoli hanno chiesto al Governo "se ed in che termini intenda affrontare queste situazioni che sostanzialmente determinano un rilevante danno erariale e quali misure intenda porre in essere per procedere al recupero di quanto indebitamente sottratto alle casse pubbliche".
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