(Teleborsa) - Passi avanti del testo di legge per la
Riforma dell'Editoria. La commissione Cultura della Camera oggi ha
adottato un nuovo testo base, che si propone una mediazione fra la proposta presentata dal Pd e quella di Sel.
Continua ad opporsi il deputato Cinque Stelle
Giuseppe Brescia che, pur riconoscendo dei miglioramenti al testo, si dice ancora contrario in quanto non accoglie la proposta di abolizione del finanziamento pubblico all'editoria.
La riforma prevede
nuove forme di finanziamento per il Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, che verrà alimentato anche con
l'extragettito derivante dal canone RAI in bolletta (fino ad un massimo di 100 milioni l'anno) e con le
multe comminate dall'Authority per le comunicazioni per la violazione delle norme sulla programmazione ed i contenuti radiotelevisivi e sulla pubblicità.
Più in generale, nel fondo confluiscono le
risorse statali destinate al sostegno all'editoria quotidiana e periodica, anche digitale, che verranno
ripartire annualmente dal governo: sarà competenza del Premier e del sottosegretario all'editoria di concerto con Ministero Sviluppo e Ministero economia e le commissioni parlamentari. Nel fondo anche le risorse per il sostegno all'editoria televisiva e radiofonica in ambito locale. Abolita la previsione di durata quinquennale del fondo.