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Scuola, mobilità: la chiamata diretta dovrà essere difesa nei tribunali

Economia
Scuola, mobilità: la chiamata diretta dovrà essere difesa nei tribunali
(Teleborsa) - Oggi è stata firmata al Miur l'ipotesi di contratto per la mobilità 2016 che nelle prossime settimane vedrà coinvolti oltre 200 mila docenti.

A differenza di quanto annunciato nei giorni scorsi, tranne casi particolari, rimangono immutate le note su servizio svolto e titoli, mentre rimane confermato che tutti i docenti assunti fino al 2014/15 potranno ottenere la titolarità solo in caso di trasferimento nel primo ambito inserito in ordine di preferenza.

Sono poi ancora da definire, attraverso specifica sequenza contrattuale, da adottarsi entro 30 giorni dalla stipula del contratto, tutte le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l’assegnazione agli istituti scolastici dei docenti titolari di ambito, spiega l'Anief.

Secondo il giovane sindacato, quello che è stato appena sottoscritto è un accordo che tradisce gli oltre 600 mila lavoratori che solo nove mesi fa hanno scioperato, anche su richiesta di quei sindacati che hanno firmato l’accordo.

"È un giorno triste per il sindacalismo italiano e non perché ognuno non possa avere una propria visione della scuola, ma perché senza alcuna coerenza si è abbandonato un percorso comune condiviso da centinaia di migliaia di docenti e Ata” commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, aggiungendo che oggi chi ha firmato dovrà difendere nei tribunali la chiamata diretta nei ricorsi.
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