(Teleborsa) - Un nuovo sciopero generale di 8 ore in tutto il Gruppo
Eni per il prossimo 19 febbraio con manifestazione nazionale a Roma.
La proposta è stata lanciata oggi dai segretari generali di
Filctem-Cgil, Femca-
Cisl,
Uiltec-Uil, all'assemblea unitaria di tutti i delegati del Gruppo Eni a Roma. che spiegano protestano contro le
dismissioni della chimica dell'Eni. "La chimica dell'Eni non può essere venduta a chicchessia- spiegano i sindacati che auspicano che questa rimanga italiana, per il bene del Paese.
Secondo le confederazioni sindacali deve intervenire il Fondo strategico della
Cassa Depositi e Prestiti". E' questo la presa di posizione che ha convinto diversi esponenti delle Regioni e dei Comuni interessati. Il Ministro Guidi, nei giorni scorsi ha assicurato che seguirà
piani di Eni e Versalis per realizzare un progetto di rilancio.
"L'Italia- continuano i sindacati rischia di perdere una importante filiera industriale e l'Eni la sua caratteristica di azienda di 'sistema', pensata da
Enrico Mattei per garantire l'insieme del ciclo produttivo, dall'estrazione al consumo.
Il divorzio dell'Eni dalla politica industriale del nostro Paese è inaccettabile, spiegano ancora i sindacati - aggiungendo che sono "sessant'anni che Eni rappresenta un patrimonio di capacità industriale ed economica, di competenze professionali, di conoscenze tecnologiche innovative nei processi produttivi, oltre ad essere portatore di grandi responsabilità nel recupero di compatibilità ambientali che questo Paese non può assolutamente permettersi di perdere".