(Teleborsa) -
Ricavi in crescita per Terna che ha annunciato oggi i ricavi preliminari dell'esercizio 2015, con
ricavi che superano per la prima volta la soglia dei
2 miliardi, risultando in aumento rispetto agli 1,996 miliardi di euro del 2014.
L'EBITDA sale a 1,53 miliardi di euro, con un incremento rispetto agli 1,491 miliardi del 2014, mentre gli
investimenti totali del gruppo ammontano a circa
1,1 miliardi di euro.
L’indebitamento finanziario netto sale a circa 8 miliardi di euro dai 6,966 miliardi del 2014, in conseguenza degli investimenti effettuati e
dell’acquisizione della rete elettrica di FS.
Dopo aver preso atto che questi numeri hanno centrato gli obiettivi del gruppo,
il CdA di Terna ha anche varato il Piano strategico 2016-2019, che punta ad un
aumento degli investimenti per lo sviluppo della rete elettrica in Italia. L’impegno economico complessivo sarà di
3,3 miliardi di euro, e prevede l'apporto di capitali privati e finanziamenti UE.
Quanto ai target, il valore degli
asset regolati (RAB) è atteso in aumento a 14,7 miliardi di euro nel 2019, con un
tasso di crescita medio annuo del 4,6%. Per le altre attività non Regolate è previsto un apporto in termini di EBITDA di circa 200 milioni di euro nell'arco di Piano.
Per il 2016, Terna pianifica investimenti per circa 900 milioni di euro, mentre i
ricavi sono attesi a circa 2,09 miliardi di euro, con un EBITDA di circa 1,52 miliardi di euro. Infine, si prevede un utile per azione (EPS) di circa 28 centesimi di euro.
La compagnia che gestisce la rete elettrica ha anche annunciato una
nuova politica dei dividendi già a partire dal 2015, che precede una
crescita annua del 3%, per arrivare a 22,5 centesimi di euro per azione nel 2019, con un incremento allineato alla prevista evoluzione degli utili e dei principali parametri patrimoniali. Questa politica riflette comunque un payout complessivo che, nell’arco di Piano, si manterrà al di sotto del 75%.