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Scuola, è polemica tra i sindacati su come assegnare i soldi del "merito" ai docenti

Economia, Welfare
Scuola, è polemica tra i sindacati su come assegnare i soldi del "merito" ai docenti
(Teleborsa) - Arriva, seppure in ritardo, la polemica su come assegnare al personale docente i 200 milioni annui previsti dalla riforma della scuola.

I sindacati rappresentativi, vorrebbero discuterli sul tavolo di contrattazione d’Istituto con le RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie). Il Miur temporeggia, incaricando i suoi esperti per valutare la fattibilità della protesta, ma intanto altre organizzazioni sindacali si dicono contrarie alla proposta dei colleghi.

L’impressione, spiega il sindacato della scuola, Anief, è che - tra omissioni, accuse, protagonismi e crociate da parte di chi dovrebbe difendere i diritti dei dipendenti – "alla fine a rimetterci saranno proprio i docenti". Eppure, la Legge 107 parla chiaro: quei fondi previsti si riconducono al salario accessorio che, per il Decreto Legislativo 150/09, la riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione, non è più oggetto di contrattazione.

Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal, "i sindacati rappresentativi, comunque, possono sempre ricorrere in tribunale per conto dei lavoratori e sollevare questione di legittimità costituzionale". Nel frattempo, "Anief ricorre per sbloccare l'indennità di vacanza contrattuale e aumentare del 10% gli stipendi dall'agosto 2015". È duro ammetterlo, conclude il sindacalista, ma "l’unico posto dove si può chiedere di non calpestare più l’articolo 36 della Costituzione sull'adeguata retribuzione in rapporto al lavoro profuso è rimasto il tribunale”.
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