(Teleborsa) - Dopo un lungo e sofferto iter il
disegno di legge sull'omicidio stradale arriva al traguardo.
Ieri l'Aula del Senato ha approvato il testo che introduce il reato di omicidio stradale dicendo "sì" al voto di fiducia chiesto dal Governo con 149 favorevoli, 3 contrari e 15 astenuti.
Chi uccide una persona guidando in stato di
ebbrezza grave, ossia con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischia da
8 a 12 anni di reclusione.
Previsti da
5 a 10 anni di carcere per chi commette un omicidio guidando con un
tasso alcolemico superiore agli 0,8 grammi per litro, oppure a causa di condotte di particolare pericolosità, come per esempio la guida contromano, eccesso di velocità, infrazioni al semaforo ecc...
Se l'omicidio è plurimo, il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere.
Giro di vite anche nel caso delle
lesioni stradali e su chi conduce mezzi pesanti, ossia
camionisti e conducenti di autobus.
La
fuga del conducente, la
guida senza patente o assicurazione rappresentano invece un'
aggravante, mentre è previsto uno sconto della pena se l'incidente è provocato anche dalla vittima.
Tra le novità anche il
raddoppio dei termini di prescrizione.
Soddisfatto il Presidente del Consiglio
Matteo Renzi. "Per Lorenzo, per Gabriele, per le vittime della strada. Per le loro famiglie. L’omicidio stradale è legge. #finalmente" ha commentato su
Twitter.