(Teleborsa) - La
ripresa dell'economia italiana vista nel 2015, pur a fronte del
rallentamento del PIL nell'ultimo trimestre, è stata accompagnata da un
miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Lo rivela l'ultimo rapporto trimestrale dell?istat.
"Un tratto caratteristico di questa fase congiunturale - sottolinea l'Istat - è la divaricazione tra l’
andamento positivo dell’occupazione dipendente e la
debolezza persistente di quella indipendente". All'interno del lavoro dipendente, poi, cresce in misura significativa l’occupazione a tempo indeterminato, grazie anche ai benefici fiscali garantiti dal
Job Act.
Nel quarto trimestre 2015 l’occupazione risulta sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente, poiché all'aumento registrato nel Nord e nel Centro, si contrappone una riduzione nel Mezzogiorno.
L’occupazione però registra a livello tendenziale un aumento pari allo 0,8% (+184 mila) ed è dovuto quasi esclusivamente agli uomini.
La crescita degli occupati risulta trainata dai
lavoratori dipendenti, cresciuti di 298 mila unità, in gran parte a
tempo indeterminato (+207 mila) e, tra i dipendenti a termine, dall'incremento di quanti hanno un lavoro di durata non superiore a sei mesi. Accanto alla risalita degli occupati a tempo pieno, l’
aumento del lavoro a tempo parziale coinvolge soprattutto quello di tipo volontario.
I dati relativi a
gennaio 2016, al netto della stagionalità, registrano una
crescita degli occupati (+70 mila), che tornano al livello di agosto, dopo le variazioni nulle di ottobre e novembre e il calo di dicembre.
Il tasso di disoccupazione rimane stabile all’11,5% rispetto al trimestre precedente e quello di inattività diminuisce in misura lieve (-0,1 punti) attestandosi al 35