(Teleborsa) -
Si indeboliscono gli indici azionari dei principali mercati europei, annullando in alcuni casi i guadagni iniziali.
Tra gli investitori
sale la tensione in attesa di alcuni dati macroeconomici statunitensi, in arrivo nel pomeriggio, e in vista dell'
intervento del governatore della Fed, Janet Yellen all’Economic Club di New York. Gli addetti ai lavori si aspettano che la Chairwoman sostenga che, due rialzi dei tassi quest'anno abbia senso, visto la moderata crescita dell'economia statunitense. Ma Yellen non sarà l'unico funzionario Fed
a parlare oggi: John Williams (Fed di San Francisco) interverrà all'Università nazionale di Singapore, mentre
Robert Kaplan (Fed di Dallas) parlerà a Austin.
Clima attendista anche sul mercato valutario, con il cross eur/usd appena sopra quota 1,12 dollari in attesa oggi del dato sulla
fiducia dei consumatori statunitensi. In calo le
quotazioni di petrolio tornate
sotto la soglia dei 40 dollari al barile.
Per gli esperti di Barclays il trend rialzista delle materie prime, in particolare per rame e petrolio, sta per finire.
Tra gli indici europei, la piazza di
Francoforte sale appena dello 0,05% mentre Parigi è più sostenuta con un rialzo dello 0,62%. Poco sopra la parità
Londra con un +0,09%. Debole la piazza di Milano con l'indice
FTSE MIB che lima lo 0,03%.
Divisi tra denaro e lettera le principali blue chips di Piazza Affari, dove a guidare i ribassi è Saipem in calo di oltre 4 punti percentuali. Giù anche Poste Italiane (-3,12%) in vista di un'altra cessione di quota in Borsa.
Miste le banche, con
Intesa Sanpaolo che resta in territorio positivo mentre
Ubi Banca e
Unicredit prendono la via del ribasso. Scivola anche
Popolare Milano con un -0,07% che nei giorni scorsi ha annunciato la
fusione con il Banco Popolare. Fa eccezione
Carige (+4,35%) dopo la
conferma della proposta giunta dal fondo Apollo.
Vendite su
Telecom Italia (-1,50%) alle prese con la
ricerca del nuovo Ad, dopo le dimissioni di Marco Patuano.