(Teleborsa) - N
uovi segnali positivi dall'economia USA alimentano l'attesa di un imminente
rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed, ma c'è ancora una
diversità di vedute fra i membri della Fed sul momento più opportuno di procedere con
un nuovo ritocco all'insù del costo del denaro.
Il Presidente della Fed
Janet Yellen ha chiarito più volte che
preferisce procedere con cautela, aspettando che si delinei uno scenario più sicuto a livello internazionale, anche in relazione alle pressioni deflazionistiche causate dalla caduta del petrolio.
Il Presidente della Fed di Dallas, Rob Kaplan, che non è membro votante del FOMC, ha affermato oggi che un
rialzo dei tassi "non è troppo lontano nel tempo", se l'economia recupererà da un mediocre primo trimestre.
Per l'anno in corso, Kaplan
scommette su un recupero della crescita poco sotto il 2%, grazie alla forza dei consumi ed al buono stato di
salute del mercato del lavoro.
Parte dalle stesse premesse il
Presidente della Fed di Philadelphia, Patrick Harker, che giunge però a conclusioni diverse, affermando che
bisogna attendere che l'inflazione acceleri prima di procedere ad un aumento del costo del denaro.
"Io sto affrontando la politica di breve termine più cautamente di come ho fatto alcuni mesi fa", ha ammesso il banchiere, che quest'anno non è membro votante del FOMC. Harker, basandosi sulla
stagnazione del petrolio, non prevede che l'inflazioni torni verso il target del 2% prima di due anni.