(Teleborsa) -
Giornata no per il petrolio, che prosegue la
correzione dopo l'impennata di ieri, che era stata motivata dalle aspettative di un congelamento della produzione OPEC.
Oggi, il cartello ha tagliato le stime sulla domanda.
Nel frattempo, il contratto di maggio sul
Light crude scambia a 41,68 dollari al barile, in calo dell'1,16%, mentre il
Brent cede lo 0,94% a 44,27 dollari.
Pesano i dati sulle scorte USA peggiori delle attese. Secondo l''EIA, divisione del Dipartimento dell'Energia americano, si è registrata una nuova impennata nell'ultima settimana all'8 aprile:
le scorte di petrolio sono risultate in crescita di 6,6 milioni di barili a 536,5
MBG, a fronte di un
incremento di 1,8 milioni atteso dal mercato.
Gli
stock di distillati invece sono
saliti di 0,5 milioni di barili a 163,5 MBG, a fronte di una previsione di aumento di circa 0,3 milioni di barili, mentre le
scorte di benzine sono
scese di 4,2 milioni a 239,8 MBG, contro aspettative per un calo di circa 1,4 milioni di barili.