(Teleborsa) - Gli indici statunitensi prendono la via del rialzo dopo un avvio all'insegna della cautela, grazie al
recupero messo a segno dai prezzi del petrolio, a dispetto del
flop al vertice di Doha, che avrebbe dovuto concordare un piano per congelare la produzione di greggio. A dare linfa alle quotazioni di greggio e dunque a interrompere il tracollo dei prezzi sarebbe un fattore contingente: la notizia che
la produzione in Kuwait è stata dimezzata a causa di uno sciopero dei lavoratori.
Intanto gli investitori a Wall Street restano con l'attenzione puntata sui vari risultati in arrivo dalle big statunitensi, mentre
entra nel vivo la stagione delle trimestrali. Hanno deluso i
conti a luci e ombre pubblicati da
Morgan Stanley, gli utili sono stati superiori alle aspettative, ma il fatturato ha deluso. In chiaroscuro anche i numeri di
Pepsico:
le vendite si sono contratte per il sesto trimestre consecutivo.
L'unico dato in agenda oggi è stato sul settore immobiliare.
L'indice NAHB è rimasto invariato a 58 punti, per tre mesi consecutivi, a dispetto di un timido recupero atteso dal consensus. L'indicatore rappresenta un
quadro sintetico delle aspettative di vendita dei costruttori nel presente e nell'arco dei prossimi sei mesi: una lettura inferiore a 50 mostra una prevalenza di giudizi negativi, mentre un livello superiore indica maggiore ottimismo.
Tra gli indici americani, il
Dow Jones sale dello 0,46% a 17.980 punti; sulla stessa linea, l'
Indice S&P-500 fa un piccolo salto in avanti dello 0,45%, portandosi a 2.090 punti. In moderato rialzo il
Nasdaq 100 (+0,33%), come l'S&P 100 (0,5%).
Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori
Energia (+1,47%),
Sanitario (+0,70%) e
Beni di consumo secondari (+0,63%).
In cima alla classifica dei
colossi americani componenti il Dow Jones,
Walt Disney (+2,60%),
Chevron (+1,31%),
Visa (+1,19%) e
Microsoft (+1,18%). Le peggiori performance, invece, si registrano su
Apple, che ottiene -2,08%.