(Teleborsa) - E’ stata
estesa a 18 mesi di rate mensili non pagate
la soglia oltre la quale si ha "inadempimento" da parte del consumatore.
Lo ha deciso ieri
il Consiglio dei Ministri approvando la
direttiva europea che stabilisce la possibilità per le
banche di vendere direttamente la casa senza l'obbligo di passare dall'asta giudiziaria in caso di insolvenza del mutuatario nel saldare le rate.
Dunque saranno
18 e non 7 le rate che faranno scattare la morosità per consentire alla banca di mettere in vendita la casa.
La direttiva UE, riguarda i contratti sottoscritti dalla data di entrata in vigore delle nuove norme. E' prevista, inoltre, l'assistenza obbligatoria di un consulente che dovrà affiancare il consumatore nella
scelta di inserire la clausola inadempimento nel suo mutuo.
Cambia così la
normativa sui mutui, concedendo ai morosi più tempo per mettersi in regola.
Lo
scandalo dell'esproprio dopo sole 7 rate non pagate, aveva messo sull'attenti il governo Renzi, consigliando una riunione di emergenza, lo scorso mese, dopo le agguerrite proteste del Movimento 5 Stelle, che aveva portato il problema all'attenzione dell'opinione pubblica.