(Teleborsa) - In vista di possibili attacchi ai pozzi petroliferi della
Libia, il
governo Sarraj invoca l'aiuto della comunità internazionale. "Il consiglio presidenziale invita le
Nazioni Unite e la
comunità internazionale ad aiutare la Libia a conservare le sue risorse petrolifere", dichiara Tripoli, invitando anche i "Paesi vicini della Libia a intensificare la cooperazione con Tripoli per sventare questi attacchi e fermare il flusso di 'foreign fighter' come parte degli sforzi nazionali per combattere l’Isis e l’immigrazione illegale".
I leader di Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia, riunitisi ad Hannover per discutere di migranti, hanno risposto all'appello garantendo il loro "sostegno unanime" a Tripoli. Tuttavia per ora non sono previste operazioni militari visto che le richieste avanzate dal governo Sarraj sono solo state annunciate. Il premier italiano
Matteo Renzi ha sinterizzato così la questione: "quando le richieste saranno formalizzate, non solo annunciate, allora esamineremo il problema".
L'incontro voluto dalla cancelliera tedesca,
Angela Merkel, oltre a rinsaldare il gruppo dei cinque, è servito anche per trovare l'appoggio degli
Stati Uniti. Il presidente americano,
Barack Obama "si è detto pronto anche a prendersi la responsabilità della rotta dei migranti che attraverso la Libia arriva in Italia", aggiungendo: "i muri non servono".