(Teleborsa) - La domanda di elettricità in Italia, ha fatto registrare nel mese di aprile,
a parità di calendario e temperatura, una
flessione dell’1,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
"Considerando che quest’anno in aprile si è avuta una temperatura media mensile superiore di un grado centigrado e mezzo rispetto ad aprile del 2015 e che c’è stata una diversa disposizione delle festività (nel 2015 Pasqua cadde nel mese di aprile), la
richiesta di energia elettrica complessiva pari a 23,5 miliardi di kWh corrisponde a una diminuzione del 2,2%" spiega
Terna in una nota, la società che gestisce la rete elettrica nazionale.
I 23,5 miliardi di kWh richiesti nel mese di aprile 2016 sono distribuiti per il 46,9% al Nord, per il 29,8% al Centro e per il 23,3% al Sud. A livello territoriale, la domanda di energia elettrica nel mese di aprile 2016 è risultata ovunque in calo: -1,3% al Nord, -2,8% al Centro e -3,6% al Sud.
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di aprile 2016 rispetto a marzo è stata pari a -0,5%.
Il profilo del trend si mantiene decrescente.
Terna, fa sapere inoltre che, nel mese di aprile,
la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’85,2% con produzione nazionale e per la quota restante (14,8%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (20,3 miliardi di kWh) è in flessione del 2,4% rispetto ad aprile 2015. In crescita le fonti di produzione
geotermica (+0,6%),
idrica (+1,4%) ed
eolica (+7,3%), in calo le
fonti termoelettrica (-1,5%) e
fotovoltaica (-17,6%).
Nel primo quadrimestre del 2016 la domanda di energia elettrica è in flessione dell’1,7% rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2015; a parità di calendario il risultato è -2,2%.