(Teleborsa) - Arriva il nuovo piano congiunto di
Banca Popolare Milano e
Banco Popolare,
post aggregazione, che punta ad una
crescita "sostenibile" dell'utile e ad una
"attrattiva" remunerazione per gli azionisti.
Il nuovo
piano strategico, approvato oggi dai CdA dei due Istituti, stima un
utile pre-accantonamenti d 2,2 miliardi, con un
CAGR del 3,1% fra il 2015 ed il 2019. Si stima inoltre un
utile netto normalizzato di 1,1 miliardi a fine periodo, un Cost income ratio al 57,8% e un
RoTE al 9%.
Previsto un forte miglioramento della solidità patrimoniale. Il
CET1 fully phased ratio e' atteso al
12,9%, tenendo conto anche dell'aumento di capitale da 1 miliardo del Banco Popolare. L'incidenza dei crediti deteriorati nominali dovrebbe esser pari al 17,9% (incidenza dei crediti deteriorati netti pari all'11,1%),
copertura delle sofferenze al 59% e costo del rischio di 63 punti base nel 2019. Questi due obiettivi saranno conseguiti attraverso una
nuova unità dedicata alla gestione delle sofferenze, che si propone di definire un chiaro piano di riduzione delle stesse, realizzando
cessioni per almeno 8 miliardi, e garantire una forte attenzione al profilo di qualità del credito del nuovo gruppo.
La fusione dovrebbe generare
sinergie per 460 milioni entro il 2019, di cui 320 milioni relative a sinergie di costo e 140 milioni relative a sinergie di ricavo.
Generosa politica dei dividendi: il target per il Dividend pay-out è del 40%.