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Pizzarotti risponde al Movimento 5 stelle: "Disponibile a confronto in assemblea"

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, indagato per abuso d'ufficio, pubblica on Facebook, l'avviso di garanzia e si dice pronto ad un confronto sia con il direttorio del M5S, sia con il gruppo parlamentare che avrebbe richiesto un'assemblea

Politica
Pizzarotti risponde al Movimento 5 stelle: "Disponibile a confronto in assemblea"
(Teleborsa) -

Non si placa la bufera che investito il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, indagato per abuso d'ufficio.

Pizzarotti non ci sta e risponde pubblicamente alle accuse e lo fa pubblicando su Facebook "Visto che qualcuno sosteneva che l'informazione di garanzia (impropriamente chiamato 'avviso') andasse comunicato prima e che avrei qualcosa da nascondere ho deciso di pubblicare l'avviso di garanzia in questione e un parere legale che spiega bene perché oggi è possibile farlo, mentre fino a qualche giorno fa non lo era".

Nella consulenza, anch'essa pubblicata on Facebook, dell'avvocato Elisa Lupi di Bologna viene scritto che la decisione di non divulgare al pubblico le carte dell'inchiesta o divulgane il contenuto a terzi estranei al procedimento penale prima di essere ascoltati dalla magistratura - è stata dettata dalla necessità di far "mantenere integro il procedimento".

Pizzarotti scrive "potete leggere tutti, ma per riassumere il concetto è che l'informazione di garanzia è uno strumento a tutela degli indagati e se io avessi pubblicato queste informazioni prima che diventassero di dominio pubblico, avrei leso il diritto delle altre persone coinvolte in questa indagine. La mia vicenda è legata alla fondazione del nostro teatro e coinvolge persone che nulla hanno a che vedere con ruoli politici e hanno tutte le ragioni di vedere garantiti i propri diritti.

È mia intenzione rispondere anche alle controdeduzioni richieste dai vertici del Movimento 5 Stelle. Ho riguardato tutti i regolamenti, statuti, non statuti, e non c'è nessun regolamento interno che tratta la tematica degli avvisi di garanzia, e le regole per attivare la procedura di espulsione non sono state violate. Inoltre, la trasparenza che mi viene contestata non è citata espressamente in nessuno dei suddetti regolamenti, ma compare nel codice di comportamento dei gruppi parlamentari. Ecco, anche assumendomi quell'obbligo non lo avrei comunque violato".


Pizzarotti conclude ribadendo "sono come sempre disponibile a confrontarmi sia con il direttorio, sia con il gruppo parlamentare che avrebbe richiesto un'assemblea. Penso che una diretta streaming come si faceva un tempo sarebbe in linea con quei concetti di trasparenza che mi vengono richiesti. Vediamoci e parliamo, solo così potremo chiarire. Io il mio passo in avanti l'ho fatto. Ora tocca a voi.




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