(Teleborsa) - Ottimista ma non troppo. E' questa la visione della BCE sull'economia dell’Eurozona che emerge dagli
ultimi verbali della riunione che c'è stata il 20 e il 21 aprile scorsi. I verbali dunque confermano l’orientamento del presidente
Mario DraghiA poche ore dalle elle minute del
FOMC in cui la Fed prende tempo ma si dice pronta ad alzare i tassi a giugno, l' Eurotower conferma l'obiettivo del perseguimento dell'inflazione al 2%, anche se dai dati macroeconomici, emerge che l' Eurozona è ancora attanagliata dalla
deflazione .
I banchieri centrali, spiegano che ci vorrà tempo per vedere gli effetti positivi degli stimoli monetari, potenziati il marzo scorso.
La BCE esprime disappunto per il fatto che alcune raccomandazioni specifiche dirette ai singoli stati di Eurolandia non siano state sufficientemente seguite ed implementate. "Molti paesi - spiega l'istituto di Francoforte - hanno messo mano a riforme del mercato del lavoro ma non tutti i risultati attesi sembrano essere stati raggiunti ed altri interventi dovrebbero essere considerati come prioritari nell'attuale contesto economico.
"Guardando i recenti sviluppi in una prospettiva più ampia del ciclo economico- la BCE spiega che- che la ripresa economica in corso nella zona euro è rimasto prevalentemente trainata dalla domanda interna, mentre l'interscambio netto ha contribuito negativamente alla crescita del PIL negli ultimi due trimestri del 2015.