(Teleborsa) -
Le prospettive di crescita sono positive per gran parte dei Paesi avanzati, ma
permangono dei rischi, che condizionano l'outlook e la stabilità finanziaria. Lo rivela l'ultimo
rapporto della BCE sulla stabilità finanziaria.
Per l'Istituto di Francoforte, restano
rischi di indebolimento del quadro macroeconomico, in senso proprio, legati al
prezzo del petrolio, alle politiche di controllo dei conti pubblici ed alle valutazioni sull'affidabilità creditizia. A questi rischi
si aggiunge poi l'incertezza politica legata alla
possibilità di Brexit ed alle
elezioni Presidenziali americane, che condiziona la fiducia di imprese e consumatori e si riflette sulla crescita ecomomica.
Quanto alla
stabilità finanziaria, esistono per la BCE
quattro principali fattori di rischio: il rischio di ulteriori aumenti dei
premi di rischio (spread) e tensioni finanziarie innescate dalla crisi dei Paesi emergenti; il rischio derivante dalla
bassa redditività di banche ed assicurazioni che condiziona il credito; il rischio sulla
sostenibilità del debito pubblico e delle imprese; il rischio di una nuova ricaduta delle tensioni finanziarie sui
fondi di investimento.
Parlando di banche,
la BCE ha anche elogiato l'Italia per le riforme effettuate nel settore bancario, così come la decisione di istituire il Fondo Atlante a sostegno della fase di risanamento del comparto bancario.