(Teleborsa) - Un terzo del lusso mondiale parla italiano:
29 aziende italiane nelle prime 100 aziende mondiali.
E' quanto emerge dalla seconda edizione del report annuale pubblicato da Deloitte "
Global Powers of Luxury Goods" che segnala come il
mercato del lusso stia attraversando un
periodo di profondo cambiamento, "guidato dall'innovazione tecnologica e dalle mutevoli richieste di consumatori sempre più esigenti".
Il report di Deloitte evidenzia che l'Italia è il primo Paese per numero di aziende nel settore e,
nella Top 10, l'unica italiana è
Luxottica, (al quinto posto, dopo
LVMH,
Richemont,
Estée Lauder e Chow Tai Fook Jewellery) mentre
Marcolin segna la più alta crescita annua di fatturato
tra le Top 100. Al 15esimo posto si colloca
Prada e
Giorgio Armani al
23esimo posto.
Il fatturato dei 29 gruppi italiani rappresenta il 16,5% del fatturato complessivamente generato dalle Top 100, si legge nel report. In termini di fatturato l’Italia è terza, dopo la Francia con uno share pari al 23,2% e USA (20,5%).
5 delle 29 società presenti in classifica hanno registrato un net profit margin a doppia cifra: Dama (19,4%), Prada (17.4%),
Tod’s (13,6%),
Moncler (13,5%) e
Salvatore Ferragamo (12,7%).