(Teleborsa) - Il 16 giugno,
quasi 25 milioni di proprietari di immobili dovranno recarsi alle casse per pagare l'acconto dell'IMU (imposta municipale unica) e della TASI (Tributo per i servizi indivisibili).
Dopo l'abolizione della TASI sull'abitazione principale, quest'anno l'acconto sarà di 10,1 miliardi di euro, 20,2 miliardi di euro in totale.
E' quanto emerge da un rapporto della UIL, secondo cui il costo medio dell'IMU/TASI su una seconda casa sarà mediamente poco più di 1.000 euro (535 euro da versare con l'acconto), con
punte di oltre 2 mila euro nelle grandi città.
Se si prendono in considerazione i costi dell'IMU/TASI sulle prime case, cosiddette di lusso, (abitazioni signorili, ville e castelli), il costo medio sarà di circa 2.600 euro (1.305 euro l'acconto di giugno), con punte di oltre 6 mila euro.
Anche se sull'abitazione principale non si pagano più le imposte, spiega
Guglielmo Loy, segretario confederale UIL, per 3,5 milioni di proprietari non è proprio così. Si tratta di coloro che possiedono una
seconda pertinenza dell'abitazione principale della stessa categoria catastale (cantine, garage, posti auto, tettoie) per la quale
l'IMU/TASI va versata con l'aliquota che spesso è quella delle seconde case, con costi medi di 55 euro, con punte di 110 euro. La media dell'aliquota applicata per le seconde case ammonta al 10,53 per mille, e in molti Comuni (480 municipi di cui 20 Città capoluogo) viene confermata "l'
addizionale TASI" (fino ad un massimo dello 0,8 per mille), introdotta per finanziare negli scorsi anni le detrazioni per le abitazioni principali.