(Teleborsa) -
Segnali di recupero dal fronte dei prezzi import-export statunitensi, complice il forte
recupero del greggio, che ha alimentato una ripresa dell'inflazione.
Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano,
i prezzi alle importazioni sono saliti a maggio dell'1,4%,
dopo il +0,7% rivisto di aprile ed il +0,4% di marzo. Il dato è
migliore delle attese degli analisti che stimavano una salita meno marcata dello 0,7%. Su base annua si è registrata una caduta dei prezzi del 5%.
Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi import hanno registrato una
crescita dello 0,3%, evidenziando un calo annuale dell'1,7%.
Il recupero dei prezzi agricoli e non agricoli ha avuto un impatto positivo sull'indice dei
prezzi alle esportazioni è salito dell'1,1%, dopo aver registrato un modesto incremento dello 0,5% il mese precedente e dopo essere calato dello 0,1% a marzo.
Le stime di consensus erano per una salita meno marcata dello 0,3%. Su anno il dato evidenzia una flessione del 4,5%.
Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni sono saliti dell'1% rispetto al +0,4% di aprile. Su base tendenziale hanno registrato invece una variazione negativa del 4,4%.