(Teleborsa) -
Resta in deficit e delude le attese la bilancia commerciale giapponese nel mese di maggio, a causa di una
frenata dell'export più robusta del previsto. A pesare hanno contribuito l'
eccessivo apprezzamento dello yen e la crisi degli emergenti, tanto che si accentuano le
pressioni sul governo nipponico e sulla banca centrale per il lancio di nuove misure a sostegno dell'economia.
Secondo il Ministero delle Finanze del Giappone (MOF), la bilancia commerciale ha chiuso in
deficit di 40,7 miliardi di yen, rispetto al disavanzo di 215,3 miliardi dell'anno precedente. Gli analisti stimavano un surplus di 26,5 miliardi.
Le esportazioni sono scese per l'ottavo mese di fila, evidenziando un -11,3% dal -10,1% di aprile e rispetto al -10,4% atteso dagli analisti. A pesare hanno contribuito sia le esportazioni verso la
Cina (-14,9%), sia quelle verso gli
Stati Uniti (-10,7%), il principale mercato di sbocco dei prodotti giapponesi.
Anche importazioni hanno segnato una forte discesa dell'11,3% in linea con le attese del mercato. Si tratta del diciassettesimo calo consecutivo.