(Teleborsa) - La
Brexit non fa più paura.
Gli investitori sperano in una bocciatura del referendum di giovedì sulla possibile uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, specie dopo gli ultimi sondaggi che danno in testa i sostenitori del no all'uscita dal blocco UE.
Lieve aumento per l'
Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,28%. Perde terreno l'
oro, che scambia a 1.285,4 dollari l'oncia, ritracciando dello 0,99%, con
il mercato che brinda all'esito dei sondaggi sulla Brexit. Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che porta a casa un guadagno del 2,71%, grazie alla
Brexit che pare non faccia più paura.
Si restringe lo
spread, che raggiunge quota 137 punti base, con un decremento di 12 punti base rispetto al precedente, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona all'1,43%.
Tra gli indici di Eurolandia, incandescente
Francoforte, che vanta un incisivo incremento del 3,43%; in primo piano
Londra, che mostra un forte aumento del 3,04%. Decolla
Parigi, con un importante progresso del 3,50%.
Pioggia di acquisti sul listino milanese,
grazie alla buona performance dei titoli bancari, e porta a casa un guadagno del 2,54% sul
FTSE MIB. Alla chiusura della Borsa di Milano, il
controvalore degli scambi nella seduta odierna risulta essere stato pari a 2,68 miliardi di euro, in deciso ribasso (-26,17%), rispetto alla seduta precedente che aveva visto la negoziazione di 3,63 miliardi di euro; mentre i contratti si sono attestati a 314.243, rispetto ai precedenti 325.891 ed i volumi scambiati sono passati da 1,9 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,28 miliardi.
Tra i 220 titoli scambiati, i titoli positivi sono stati 177, mentre 38 hanno terminato in calo. Sostanzialmente stabili le restanti 5 azioni.
Risultato positivo a Piazza Affari per i settori
Vendite al dettaglio (+5,39%),
Servizi per la finanza (+4,91%) e
Automotive (+3,85%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Azimut (+8,18%) e
Unipol (+6,26%). Bene tra i petroliferi,
Saipem (+5,91%),
complice la risalita del greggio.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su
Poste Italiane, che ha terminato le contrattazioni a -2,75%. In apnea
Banco Popolare, che arretra del 2,70%.
Calo deciso per
Enel, che segna un -1,59% nel giorno in cui ha annunciato un
accordo con Mercedes e Nissan sulla mobilità elettrica. Tra le altre utilities, tentenna
A2A, con un modesto ribasso dello 0,59%. Sotto pressione anche
Acea, che mostra una caduta del 4,79%, su cui
pesa lo stacco cedola e i risultati deò ballottaggio a Roma.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap,
EI Towers (+7,30%),
ERG (+6,91%),
CIR (+5,71%) e
Cementir (+4,89%). Le peggiori performance, invece, si sono registrate su
IREN, che ha chiuso a -5,20%.