(Teleborsa) - A maggio 2016 sia le
esportazioni (-0,2%) sia le
importazioni (-1,2%)
sono in diminuzione congiunturale. Il
surplus commerciale è di 5 miliardi (+4,1 miliardi a maggio 2015). Lo rivela l'
ISTAT che spiega come la
lieve flessione congiunturale dell’export è la sintesi di un marcato calo delle vendite verso i mercati extra UE (-3%) e di un rilevante aumento di quelle verso l’UE (+2,1%).
I beni strumentali (-3,3%) e i beni di consumo durevoli (-2,7%) sono in diminuzione mentre i
prodotti energetici (
+15,5%) risultano in forte crescita.
Nel trimestre marzo-maggio 2016, rispetto al trimestre precedente, l’aumento delle esportazioni (+1,3%) è determinato da entrambe le aree di interscambio: +1,3% per l’area extra UE e +1,2% per l’area UE. I beni strumentali registrano l’espansione più consistente (+2,9%).
A maggio 2016 la crescita tendenziale dell’export (
+2,4%) è
da ascrivere esclusivamente all'area UE (
+5,8%). La variazione tendenziale grezza al netto della correzione per giorni lavorativi (22 a maggio 2016 contro i 20 di maggio 2015) è negativa (-0,6%).
Le
vendite di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,1%) e di computer, apparecchi elettronici e ottici (+11,7%) sono in forte aumento, mentre le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati (-35,4%) contrastano la crescita tendenziale dell’export.
A maggio 2016 le esportazioni verso
Repubblica ceca (+13,3%),
Giappone (+12,4%) e
Spagna (+10,2%) registrano una sostenuta crescita tendenziale. Si segnala inoltre l’accelerazione della crescita verso i due principali mercati di sbocco dell’area UE:
Francia (+9%) e
Germania (+7,8%).
A maggio 2016 la diminuzione tendenziale dell’import (
-0,2%)
è determinata esclusivamente dall'area extra UE (
-5,9%) e principalmente dagli acquisti di prodotti energetici (-26,5%) al netto dei quali si registra un aumento del 3,8%.
Nel primi cinque mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge 18,7 miliardi (+28,7 miliardi al netto dei prodotti energetici). Si rileva un aumento tendenziale dei volumi per entrambi i flussi: +4,8% per l’import e +1,0% per l’export.
Nel mese di maggio 2016 l’indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali aumenta dell’1% rispetto al mese precedente e diminuisce del 5,2% nei confronti di maggio 2015.
La riduzione dei prezzi all'importazione dipende principalmente dalle dinamiche del comparto energetico, al netto del quale l’indice registra una variazione nulla rispetto al mese precedente e una diminuzione del 2,1% in termini tendenziali.