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Turchia, golpe militare fallito in 4 ore. "Odore di ridicolo". Paese verso la normalità, Erdogan rinforzato - [video]

Prima soldati nelle vie e nelle piazze, 200 morti tra cui civili e più di 2500 arresti. Legge marziale e coprifuoco. Sospesa la TV statale. Bloccati Facebook e Twitter. Ma la popolazione scesa nelle strade blocca i golpisti

Politica
Turchia, golpe militare fallito in 4 ore. "Odore di ridicolo". Paese verso la normalità, Erdogan rinforzato - [video]
(Teleborsa) - Spari ad Ankara, Istanbul. Carri armati e soldati in tutti i centri abitati. Poi tutto è rientrato, anche se la situazione non per il momento non sarebbe tornata ovunque normale. Arrestati tutti i capi del colpo di stato militare. Neutralizzate quasi tutte le sacche di resistenza dei golpisti in azione in diverse zone del Paese. 194 i morti e oltre mille i feriti.

Arrestati circa 2500 militari infedeli. Ma in diversi sta sorgendo il sospetto della "patacca", a cominciare proprio per il colpo di stato trasmesso in diretta TV. E non solo. Una vera stranezza, cose mai viste. Accordi precisi con le Forze Armate, ai danni dei pochi rimasti fuori dai giochi? Ed Erdogan, noto per consolidato cinismo, ne sta uscendo come un gigante. Decisamente rinforzato, non più con la grigia immagine in cui era da tempo avvolto.

Il Presidente della Repubblica Erdogan, dopo ore trascorse in volo sul proprio jet Gulfstream senza una meta precisa, è poi atterrato all'aeroporto Ataturk di Istanbul. E dalla TV ha parlato pià volte alla nazione, invitando il popolo a tornare nelle strade. Il Governo valuta il ripristino della pena di morte. Nel frattempo, un elicottero turco con 8 militari a bordo è atterrato nel Nord delle Grecia. Tutti gli occupanti, che sono stati fermati, hanno chiesto asilo politico ad Atene. La Turchia ne vuole l'immediata estradizione.


La vicenda "del copo di stato" militare cominciata alle 21,30 di ieri sera aveva avuto per ore per ore l'aspetto drammatico di un golpe in piena regola. L'esercito aveva preso il controllo della televisione di stato, dopo che il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva lanciato un appello in tv ai cittadini di resistere al colpo di stato. Poi col trascorrere del tempo la vicenda ha assunto "punte di ricolo", tanto da far ipotizzare poi a molti osservatori, tirando le somme, che possa essersi trattato di qualcosa di "organizzato". Insomma un falso golpe, un colpo di stato annacquato. Ma morti e feriti ci sono stati. Il cinismo potrebbe giungere sino a tanto? C'è chi non lo esclude e arriva a giurare di si.

In Turchia era stata immediatamente istituita dai "rivoltosi" la legge marziale e disposto il coprifuoco. Il popolo turco non ha tuttavia obbedito e le strade di Ankara, Istanbul, Smirne e delle altre città alle 03:00 del mattino, ora di Istanbul, erano sempre piene di gente. E non è successo niente per questa "violazione", almeno da quanto ci lasciavano vedere in diretta. Cose mai viste, già commentava così più di un collaudato cronista. Il golpe in continua diretta televisiva è certo tra il massimo dei massimi.


Per i servizi segreti e per il Ministero dell'Interno il golpe è fallito e
i responsabili saranno giudicati per tradimento. L'appello del Presidente Erdogan con uno smartphone, il cui uso lui stesso aveva proibito, ha clamorosamente mobilitato la popolazione e i militari hanno desistito. Tanti membri delle forze armate ribelli sarebbero poi stati arrestati, per la precisione 2500 soldati, tra cui due generali e ufficiali infedeli. Erdogan, dopo aver a lungo vagato per i cieli non si sa dove, era intanto atterrato a Istanbul. Ma ad Ankara, e pure altrove, l'esercito golpista sarebbe stato al momento ancora in azione. Almeno così ci raccontavano.



Nonostante la proibizione di uscire dalle case nottetempo, gran parte della popolazione delle città era rimasta ostentatamente in strada, anche affrontando tranquilli carri armati a mani nude, preoccupata, in ogni caso, di reperire il necessario per la sopravvivenza. I problemi più urgenti sembravano essere il denaro e l'acqua: si intuiva infatti da lunghe file ai bancomat e ai distributori automatici di bevande.

Ma veniamo alla cronaca di quelle drammatiche ore. Diciassette agenti sarebbero rimasti uccisi ad Ankara nell'assalto dell'esercito alla sede centrale della sicurezza, dove una forte esplosione avrebbe interessato un centro di addestramento delle forze speciali della polizia nel quartiere di Golbasi. Altri morti a Istanbul. Feriti, e forse anche morti, nell'attacco al Parlamento, ancora nella Capitale.


Ci siamo trovati di fronte, in ogni caso, a un colpo di stato tanto drammatico quanto singolare: è la prima volta che le immagini di un avvenimento di questa portata vengono viste in diretta da spettatori di tutto il mondo.

Si è saputo che Erdogan si trovava in vacanza a Smirne quando, avvertito del golpe dei militari, sarebbe immediatamente partito in aereo, puntando prima su Ankara, poi su Istanbul e successivamente, sempre in volo, decidendo di dirigersi verso l'estero.

Le avvisaglie del golpe erano state avvertite a Istanbul intorno alle 23,30, le 21,30 in Italia, dal passaggio ripetuto di caccia F 16 a bassa quota e per il movimento di blindati sulle strade.

La più recente informazione in ordine di tempo parlava di un Erdogan in fuga diretto a Doha, nel Qatar, dopo il rifiuto della Germania di accoglierlo. Si era anche ipotizzato che la destinazione del Presidente potesse essere Londra, e pure Roma. Ma del presidente Erdogan a lungo nessuna notizia. E' poi risultato che nè tedeschi e nè autorità di altri Paesi mai siano stati informati delle intenzioni del fuggiasco.


Bloccata la rete internet e di conseguenza gli accessi ai social network Facebook e Twitter. Carri armati sono in azione a Istanbul contro parte della popolazione che si opponeva al golpe soprattutto nella zona del Bosforo, dove ci sarebbero diversi morti. Mezzi blindati avrebbero aperto il fuoco ad Ankara nella zona del Parlamento. Era in corso, di fatto quella che si poteva definire, a ragione, l'inizio di una guerra civile. Enorme la confusione.

I militari avevano fatto irruzione nella sede della televisione. Le trasmissioni sono state interrotte così come l'accesso ai social network. Bloccato l'aeroporto di Istanbul, il cui controllo in primo momento nelle mani dell'esercito sarebbe stato poi preso da gruppi di civili sostenitori del golpe. Tutti i voli sono stati cancellati. Ad annunciare il golpe è lo Stato maggiore dell'esercito turco per "ristabilire l'ordine democratico e la libertà".


Il caos è enorme e le notizie si accavallavano, e tuttavia ancora si accavallano, spesso in modo contraddittorio. Erdogan aveva invitato i turchi, parlando da uno smartphone, a scendere in piazza, minacciando nel contempo che i golpisti sarebbero stati puniti. Avrebbe aggiunto di essere convinto dell'insuccesso del golpe. In proposito l'emittente araba Al Jazzera aveva parlato subito di scontri tra civili e militari in varie città della Turchia.

E' certo, in ogni caso, che i militari avessero occupato la sede dell'Akp, il partito del Presidente Erdogan. La situazione è comprensibilmente molto confusa. Il rumore di colpi di arma da fuoco veniva ripetutamente trasmesso in diretta dalla capitale Ankara. Sembravano in atto scontri tra i militari golpisti e le forze di polizia fedeli al Governo legittimo.


Il premier turco Binali Yildirim
aveva subito dichiarato: "Faremo tutto il possibile perchè prevalga la democrazia. Il colpo di stato non riuscirà e i responsabili saranno puniti. I responsabili del colpo di Stato "pagheranno il prezzo più alto". "Le nostre forze useranno la forza contro la forza".

Caccia militari ed elicotteri hanno sorvolato a più riprese la capitale Ankara, sembra anche compiendo attacchi contro edifici. Raid aerei sarebbero avvenuti anche a Istanbul, dove i ponti sul Bosforo che collegano la parte orientale e occidentale della città sui due continenti sono stati chiusi. Tutti i voli internazionali e nazionali in partenza e arrivo dal grande aeroporto internazionale Ataturk di Istanbul sono stati cancellati.


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