Facebook Pixel
Milano 19-apr
33.922,16 +0,12%
Nasdaq 19-apr
17.037,65 -2,05%
Dow Jones 19-apr
37.986,4 +0,56%
Londra 19-apr
7.895,85 +0,24%
Francoforte 19-apr
17.737,36 -0,56%

Al via la vendemmia: Italia batte Francia

Economia
Al via la vendemmia: Italia batte Francia
(Teleborsa) - Al via la vendemmia in Italia, anche se con un ritardo di quasi una settimana rispetto allo scorso anno quando era stata condizionata dal grande caldo e siccità con la raccolta più precoce dell’ultimo decennio. Il distacco del primo grappolo di uva quest’anno è avvenuto nell'azienda agricola Faccoli in via Cava a Coccaglio, nella provincia di Brescia in Franciacorta con il distacco delle uve Chardonnay per la produzione di spumanti che tradizionalmente sono le prime ad essere raccolte in tutta Italia.

Per il 2016 si prevede una produzione complessivamente in aumento di almeno il 5% rispetto ai 47,5 milioni di ettolitri dello scorso anno, rivela la Coldiretti, anche se con un andamento fortemente differenziato tra le diverse regioni, che varia dalla previsione di crescita del 15% in Puglia al calo del 10% in Lombardia, per effetto del bizzarro andamento climatico.

Dal punto di vista quantitativo è probabile che l’Italia conquisterà anche quest’anno il primato produttivo rispetto alla Francia dove - sottolinea l'Associazione che rappresenta l'agricoltura italiana - le prime stime per il 2016 danno una produzione in leggero calo sul 2015, a causa delle gelate tardive e della forte pressione delle malattie fungine.

In Italia se non ci saranno sconvolgimenti si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola.

Con l’inizio della vendemmia in Italia si attiva un motore economico che genera quasi 10 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che da opportunità di lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone.
Condividi
```