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Terremoto, sale a 281 il bilancio delle vittime. Ad Accumoli il suolo si è abbassato di 20 cm

Si affievolisce di ora in ora la speranza di trovare in vita quanti sono ancora sepoliti sotto le macerie

Terremoto, sale a 281 il bilancio delle vittime. Ad Accumoli il suolo si è abbassato di 20 cm
(Teleborsa) - Sono 281 le vittime e 15 i dispersi nel grave terremoto di magnitudo 6,0, la cui prima scossa è avvenuta alle 03:36 del 24 agosto 2016 tra le province di Rieti e Ascoli Piceno. 388 i feriti, di cui alcuni gravi, mentre le persone salvate da sotto le macerie sono 238. La speranda di trovare persone ancora in vita otto le macerie si affievolisce di ora in ora. Questi gli ultimi numeri forniti dalla Protezione Civile. Ad Accumoli, nel reatino, la violenza del sisma ha fatto abbassare il suolo di ben 20 centimetri. Lo hanno accertato i rilevamenti satellitari.

La maggior parte delle vittime si sono concentrate ad Amatrice, in cui ci sarebbero 218 i morti mentre ad Accumoli le vittime sono 11 e 49 tra Arquata del Tronto e Pescara del Tronto.

Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, non esclude tuttavia che il bilancio in termini di vittime, possa alla fine rivelarsi di dimensioni peggiori di quello dell'Aquila dove i morti furono 309.



Il Consiglio dei Ministri ha deliberato ieri sera lo stato di emergenza per le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpite dal terremoto del 24 agosto, fissandone la durata in 180 giorni. Per l'attuazione degli interventi si provvede con ordinanze emanate dal Capo del Dipartimento della protezione civile, acquisita l'intesa delle Regioni interessate.
Per far fronte allo stato di emergenza, il fabbisogno finanziario sarà coperto utilizzando le risorse del Fondo per le emergenze nazionali. In attesa della ricognizione dei danni, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un primo stanziamento, pari a 50 milioni di euro. Le risorse stanziate serviranno a coprire le spese per i soccorsi, l’assistenza e gli interventi provvisionali strettamente necessari alle prime necessità delle popolazioni colpite.

La Procura di Rieti ha aperto reato di disastro colposo, dovrà fare luce anche sui crolli che hanno interessato edifici ristrutturati recentemente, come la scuola di Amatrice e il campanile crollato ad Accumoli. Mentre non si placano le polemiche, si invoca da più parti un cambio di rotta sulla prevenzione antisismica.

Intanto non si ferma il lavoro incessante dei soccorritori, che anche di notte continuano a scavare tra le macerie, nonostante che le speranze di trovare persone ancora in vita siano oramai ridotte al lumicino in tutte le zone del Lazio e delle Marche colpite dal sisma.









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