(Teleborsa) -
S ridimensionano le quotazioni petrolifere, dopo la fiammata della vigilia. I realizzi però colpiscono soprattutto il Brent del mare del Nord, che rappresenta un benchmark di riferimento da questa parte dell'Oceano per le strategie OPEC.
Il
WTI a New York tiene bene e avanza ancora dello 0,3% a 44,6 dollari al barile, mentre il
Brent cede all'IPE di Londra oltre l'1% a 47,15 dollari al barile.
Il rally di ieri era stato innescato da alcune
dichiarazioni giunte in sede di G20 dall'Arabia Saudita, che si era detta favorevole a trovare un compromesso con l'altro grande produttore esterno al cartello, la Russia.
Il vertice OPEC di Vienna ormai si avvicina (è in agenda il 26 settembre) e la possibilità di una manovra concertata per ridurre la produzione continua però a tenere alte le quotazioni del greggio.