(Teleborsa) - Il lavoro rimane la spina del fianco dell'Italia. Lo
dimostrano gli ultimi dati dell'ISTAT che hanno svelato un tasso di disoccupazione in calo ma una stima di inattivi in aumento.
Nel
secondo trimestre dell'anno i nuovi contratti di lavoro sono diminuiti del 12,1%
, ma al rallentamento si accompagna la stabilizzazione dei contratti in corso. Nel periodo, i
contratti avviati sono stati oltre 2,45 milioni. I lavoratori interessati dalle
nuove assunzioni sono stati
1,84 milioni (
-8,9% rispetto al trimestre scorso). Lo rivela un rapporto del
Ministro del Lavoro pubblicato il 7 settembre scorso.
Nello stesso periodo si registrano oltre
84mila trasformazioni: oltre
62mila da tempo determinato a tempo indeterminato e oltre
21mila da apprendistato a tempo indeterminato.
Brusca scivolata per i nuovi rapporti a tempo indeterminato che diminuiscono del 29,4%. Sulla stessa linea
i contratti di collaborazione che arretrano del 25,4%.
In aumento del 26,2% i contratti di apprendistato, "segno dei recenti interventi volti a rafforzare tale strumento di ingresso nel mercato del lavoro (in particolare
Garanzia Giovani)", spiega il report.
Per quanto attiene i motivi di
risoluzione,
si riducono di quasi il 24% le dimissioni. I licenziamenti aumentano del 7,4%.