(Teleborsa) - In un comparto bancario impostato al ribasso, procedono con fatica anche
Banco Popolare (-0,95%) e la sua partner
BPM (-0,71%), dopo aver evidenziato perdite maggiori all'esordio.
I due titoli risentono anche di
un po' di incertezza, in attesa che i soci approvino a metà ottobre il
piano di fusione dei due Istituti. Ieri, l'Ad di BPM,
Giuseppe Castagna, ha avuto un incontro con alcune categorie qualificate di soci, in particolare con le
associaizoni dei soci-pensionati di BPM, per illustrare il progetto di aggregazione e la trasformazione in SpA. Folta la presenza della categoria con 250 persone convenute.
Castagna si è detto però fiducioso per il voto in assemblea, anche se non ha voluto azzardare previsioni numeriche, sottolineando che il voto capitario rende difficile fare stime.
Frattanto, il presidente di
Assopensionati BPM, Elio Canopi, ha detto che
non darà indicazioni su come votare a metà ottobre in assemblea.
L'associazione Lisippo per BPM invece ha fatto sapere che
si esprimerà sul voto entro fine settembre, anche se il presidente dell'associazione,
Giovanni Bianchini, ha detto di non essere molto soddisfatto: "Io personalmente sono contrario per le seguenti ragioni: il concambio, che penalizza i soci di Bpm, e la governance, tutta spostata a Verona, che non dà nessuna garanzia da parte di un duo, quello composto da Saviotti e Fratta Pasini, che nel bene e nel male negli ultimi cinque anni ha realizzato 5-6 miliardi di perdite".
Queste incertezze, evidentemente, si riflettono sul mercato, tenendo in scacco l'accoppiata Banco-BPM.