(Teleborsa) - Nonostante i paletti posti dall'UE agli aiuti di Stato, in particolare nel settore bancario, per il quale sono state dettate
norme (bail-in) molto restrittive rispetto al passato, l'importanza di
risanare Banca MPS provoca un piccolo cambio di passo, o forse apre ad una piccola eccezione.
Andrea Enria, numero uno dell'
European Banking Authority, che vigila sul settore creditizio, ha infatti affermato che il nodo di crediti deteriorati (
NPL) va risolto con rapidità e
se gli aiuti di stato possono essere la soluzione "se ne faccia uso".
"Le regole europee - ha detto in una intervista a La Stampa - garantiscono una certa flessibilità. Ma anche soluzioni private possono essere utili".
Ovviamente,
Enria non ha detto che la normativa del bail-in è sbagliata, il principio "è giusto", ma deve essere gestito autonomamente ed attivamente dalle banche, per non pesare sugli obbligazionisti retail, ma eventualmente ricollocando i titoli presso la clientela istituzionale.
L'EBA è l'autorità incaricata di condurre periodicamente gli
stress test sulle banche per valutarne la solidità patrimoniale, ma agli ultimi test condotti
l'unica banca europea bocciata è stata solo Montepaschi, che ha dovuto avviare un piano di
ricapitalizzazione per altri 5 miliardi di euro. Un'impresa non facile, dato che la banca senese ha già condotto vari aumenti di capitale e che quest'ultimo è stato mal digerito dagli investitori italiani.
Stando alle ultime indiscrezioni circolate nelle sale operative, sembra che i due advisor
JP Morgan e
Mediobanca stiano testando la disponibilità di investitori istituzionali esteri, da proporre come punta di diamante per l'aumento di capitale, ma a questo punto si parla anche della
possibilità di una garanzia statale di ultima istanza.