(Teleborsa) -
Partenza in forte ribasso per le principali borse europee, che seguono la
scia negativa dei mercati asiatici e
statunitensi, complici le prese di profitto dopo la corsa della vigilia. Il rally di ieri era stato innescato dall'
accordo, a sorpresa, raggiunto tra i paesi OPEC per un taglio alla produzione di petrolio.
Driver principale dei ribassi, sono le
vendite copiose sul comparto bancario, trascinato dalla tedesca
Deutsche Bank, da cui secondo rumors di stampa, sarebbero
usciti i fondi sulla scia dell'incertezza che ruota attorno al colosso teutonico.
Seduta in frazionale ribasso per l'
Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,21%. Lieve aumento per l'
oro, che mostra un rialzo dello 0,28%. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 47,3 dollari per barile, con un calo dell'1,11%, dopo essere tornato nei giorni scorsi vicino ai massimi.
Sale lo
spread, attestandosi a 139 punti base, con un incremento di 4 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,23%.
Tra le principali Borse europee in apnea
Francoforte, che arretra dell'1,71%. Sotto pressione
Londra, con un forte ribasso dell'1,31%. Tonfo di
Parigi, che mostra una caduta dell'1,82%.
Giornata nera per la Borsa di Milano, che affonda con una discesa del 2,01%.
Scivolano sul listino milanese tutti i settori. Tra i peggiori della lista del listino azionario italiano, in maggior calo i comparti
Banche (-3,87%),
Assicurativo (-2,84%) e
Telecomunicazioni (-2,41%).
In questa
giornata da dimenticare per Piazza Affari,
nessuna Blue Chip mette a segno una performance positiva. Le peggiori performance si registrano sulle due banche vicine alla fusione:
Banco Popolare, -4,98% e
Banca Popolare di Milano, -4,25%. Tra gli altri bancari, in apnea
Unicredit, che arretra del 4,22%. Tonfo di
Unipol, che mostra una caduta del 4,13%.