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Le imprese agricole plaudono al Decreto terremoto

"La ricostruzione e il rilancio delle attività agricole e agroalimentari è fondamentale per mantenere vivo il tessuto economico dell’area”, ha dichiarato il presidente nazionale della CIA

Economia
Le imprese agricole plaudono al Decreto terremoto
(Teleborsa) -

Poter avere risorse dedicate a disposizione è indispensabile alle imprese agricole e zootecniche per ripartire dopo il sisma. Ecco perché la CIA - Confederazione italiana agricoltori - valuta positivamente il piano di azioni specifico per il settore reso noto dal Mipaaf e contenuto nel Decreto terremoto approvato in Consiglio dei Ministri.

"Le misure annunciate, come l’indennizzo fino al 100% dei danni ai beni immobili e mobili a uso produttivo agricolo, il piano strategico di rilancio da 220 milioni di euro e la sospensione dei pagamenti fino al 2018, sono necessarie e dovute - spiega il presidente nazionale Dino Scanavino -. D’altra parte, aiutare la ricostruzione e il rilancio delle attività agricole e agroalimentari è fondamentale per mantenere vivo il tessuto economico dell’area, visto che si tratta di zone a forte vocazione rurale".

"Noi intanto, come Cia, continuiamo le nostre azioni di sostegno alle popolazioni e agli agricoltori colpiti - aggiunge Scanavino - dalla sottoscrizione di solidarietà tra gli associati all'offerta di ospitalità presso gli agriturismi aderenti alla rete di Turismo Verde dislocati tra Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria; dalla raccolta fondi per il settore tramite la vendita del ‘kit amatriciana solidale’ al camper e alle roulotte che ‘fanno servizio’ nelle aree terremotate per garantire, alle imprese agricole dislocate nei comuni colpiti, una continuità per l’assistenza tecnica, fiscale e previdenziale".

Il Decreto crea le condizioni per salvare i 3.300 posti di lavoro a rischio nelle campagne terremotate che si contraddistinguono per un’elevata densità di aziende agricole che sono oltre 7 ogni 100 abitanti, rispetto alla media nazionale di 2,7%. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i contenuti del Decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri che prevede un importante impegno a sostegno delle attività agricole e di allevamento.

Le aziende agricole censite dall'Istat nell'area del cratere sono 1894, di cui quasi il 35% (pari a 658 aziende) presenti nei territori perugini dell’Umbria, seguiti dalle Marche (582), dall'Abruzzo con 372 e dal Lazio con 282 aziende nel reatino delle quali 181 ad Amatrice, le più danneggiate. La maggior parte delle aziende sono di tipo familiare condotte direttamente dal coltivatore (91,9%) mentre sotto il profilo dell’orientamento produttivo emerge che la percentuale maggiore di superficie agricola utilizzata è destinata a prati permanenti e pascoli a conferma del deciso orientamento verso le attività di allevamento.

"Il terremoto ha colpito un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini che occorre ora sostenere concretamente per non rassegnarsi all'abbandono e allo spopolamento", ha affermato Roberto Moncalvo nel sottolineare la necessità che "la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo".

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