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FIGC nella bufera dopo la scelta di Intralot come sponsor degli Azzurri

Un gruppo di onorevoli del Movimento 5 Stelle presenta un'interpellanza urgente al Premier ritenendo inopportuno che lo sponsor scelto dalla nazionale di calcio sia una società attiva nel mondo delle scommesse

Economia, Politica
FIGC nella bufera dopo la scelta di Intralot come sponsor degli Azzurri
(Teleborsa) - Suscita una marea di polemiche la decisione della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) che ha scelto Intralot come Premium Sponsor delle Nazionali italiane di calcio fino a tutto il 2018. Intralot è una società del gruppo Gamenet, uno dei maggiori concessionari di gioco in Italia. La partnership presentata il 4 ottobre nella Sala Stampa del Centro Tecnico Federale di Coverciano ha scatenato fin da subito un polverone politico tanto da spingere un nutrito gruppo di deputati del Movimento 5 Stelle a presentare un'interpellanza urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri.

Gli onorevoli pentastellati ricordano che "nel 2014 anche la Commissione Europea è intervenuta in materia di gioco d'azzardo patologico (Gap) con una raccomandazione sul gioco d'azzardo on-line, con cui ha stabilito i principi che gli Stati membri sono invitati a osservare al fine di tutelare i consumatori, con particolare attenzione ai minori e ai soggetti più deboli. Bruxelles sottolinea anche la necessità di fornire informazioni ai giocatori sui rischi a cui vanno incontro, di realizzare una pubblicità responsabile, di vietare ai minori l'accesso al gioco d'azzardo on-line, di creare un conto di gioco per determinare l'identità e l'età del consumatore, con fissazione di un limite di spesa e messaggi periodici".

Inoltre, nella legge di stabilità 2016 sono state approvate anche disposizioni limitative della pubblicità, con riferimento sia agli orari in cui sono vietati i messaggi pubblicitari nelle tv generaliste sia ai contenuti dei messaggi stessi.

Ecco perché il gruppo dei cinque stelle ritiene "inopportuno che a fare da sponsor della nazionale di calcio sia una società attiva nel mondo delle scommesse, anche in ragione dei recenti scandali legati al calcio scommesse che hanno gravemente compromesso la trasparenza e l'onestà del mondo dello sport e del calcio".

Fatte queste premesse i deputati chiedono al Premier un'azione più incisiva sulla vicenda e "iniziative normative per estendere il divieto di pubblicità inserito nella legge di stabilità 2016 anche alla pubblicità indiretta, soprattutto per quanto riguarda le sponsorizzazioni sportive per evitare il ripetersi di episodi del genere".

Leggi il documento completo sulle interpellanze urgenti alla lettera D.




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