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Truffe on line: i "millennials" più polli dei loro nonni

Indagine Ipsos-Microsoft rivela che la fascia 15-35 anni è la più soggetta a essere colpita dai raggiri

Scienza e tecnologia
Truffe on line: i "millennials" più polli dei loro nonni
(Teleborsa) - Non gli anziani, ma i cosiddetti millennials sono i più soggetti a cadere nella trappola delle truffe on line. La sorpresa che è proprio le generazione Y, che comprende i nati tra il 1980 e il 2000, è la più predisposta a essere vittima dei raggiri di finto supporto tecnico. Ben di più dei loro nonni e padri.

Il dato, a prima vista quasi incredibile, è emerso da un'indagine Ipsos-Microsoft che rivela come nel corso dell'ultimo anno bel due utenti su tre abbiano avuto a che fare con l'esperienza di una qualche forma di frode tecnologica. Tuttavia, soltanto il 20 per cento dei protagonisti del sondaggio non si è accorto della truffa scambiando per vero il raggiro e tra questi soltanto il 9 per cento ha subito una perdita economica.

L'aspetto più sorprendente è che la metà delle vittime dei truffatori on line ha un'età compresa tra i 18 e i 34 anni, ovvero proprio i quei millennials cresciuti assieme allo sviluppo e all'espandersi della rete e quindi, almeno in teoria, più consapevoli delle insidie che si nascondono nel web. Gli altri risultati indicano il 17 per cento di over 55 e il 34 per cento di età compresa tra i 36 e i 54 anni.

L'indagine ha compreso un campione di 1000 persone scelte in 12 Paesi, Australia, Brasile, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Regno Unito, India, Singapore, Sudafrica e Usa, e ha preso in esame truffe non solo on line con supporto "tech", ma anche tramite email, telefono e chat. Sempre condotte da persone che si spacciano per tecnici al servizio di note società con la scusa di informare i malcapitati di "problemi" alle loro apparecchiature e utenze, offrendo di sistemare tutto in breve installando da remoto i software necessari. Naturalmente a pagamento. E che il più delle volte "nascondono" sofisticati "cavalli di troia" per carpire i dati sensibili degli sprovveduti utenti allo scopo di colpirli in seguito ben più duramente.





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