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Il sisma più violento in Italia dal 1980. Crolli e diversi feriti. Tre persone estratte vive sotto le macerie a Tolentino

Terremoto di magnitudo 6,5 superiore a quelli delle altre devastanti scosse telluriche che hanno colpito negli ultimi 35 anni l'Italia. Continua lo "sciame sismico"

Ambiente
Il sisma più violento in Italia dal 1980. Crolli e diversi feriti. Tre persone estratte vive sotto le macerie a Tolentino
(Teleborsa) - Alle 7,41 di domenica 30 ottobre 2016 la scossa più violenta avvertita in Italia dal 1980, superiore a quelle degli altri devastanti terremoti che hanno colpito negli ultimi 35 anni l'Italia. Forte come quella del disastro che colpì l'Irpinia e la Basilicata. La notizia in evidenza su tutti i siti internet del mondo. Diversi feriti, come ha segnalato il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ma nessun morto, almeno al momento. "La viabilità è fortemente compromessa - ha precisato Curcio - e questo crea problemi per i soccorsi". Tre persone estratte vive a Tolentino, sembra senza che abbiano subito conseguenze. Altre due persone sono state messe in salvo a Poggio Vitellino, frazione di Amatrice, nel reatino, la zona tra le più disastrate dalla prima scossa del 24 agosto scorso.

Secondo i racconti dei soccorritori, crolli di massi di pietra hanno investito la SS4 Salaria, mentre sono in corso verifiche ovunque, con particolare attenzione nella frazione di Casali di Ussita e circondario, dove sono stati segnalati danni rilevanti e dove sarebbero presenti ancora abitanti. Gravi difficoltà anche per la viabilità stradale che crea difficoltà alle squadre di soccorso. Mentre prosegue lo "sciame sismico" con scosse brevi ma intense. Gli esperti non escludono che possano durare a lungo.

Notizie drammatiche giungono da Norcia alla Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dove è crollata la Basilica di San Benedetto, già danneggiata dalle precedenti scosse. I vigili del fuoco parlano di un quadro ancora non assolutamente definito. "Si è aperta la terra", racconta con angoscia il Sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci: "Io sono a Fano, dove vivo, ma mi dicono che ci sono stati crolli, che è un disastro! Si è aperta la terra, c'è fumo,un disastro. Spero che i testoni che erano rimasti a Santangelo si siano spostati nella notte".

Dello stesso tenore il commento del Sindaco di Ussita, Marco Rinaldi: "È crollato tutto, vedo colonne di fumo, è un disastro, un disastro. Dormivo in auto, ho visto l'inferno." E Sante Stangoni, primo cittadino di Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno: "Ho molti crolli nelle frazioni, speriamo che non ci sia nessuno sotto le macerie".

"Sono relativamente tranquillo - dice Gianluca Pasqui, Sindaco di Camerino, che parla tuttavia di crolli in centro città - perché spero che il lavoro fatto in questi giorni sia stato sufficiente per salvare vite umane: il centro è stato evacuato, gli edifici dei quartieri più a rischio dichiarati inagibili, ma ho 47 frazioni, casolari sparsi, finché non ho riscontri qualche timore ce l'ho".

Allarmi e controlli anche a Roma, dove la scossa è stata ovunque avvertita creando molto timore e preoccupazione. Per precauzione il traffico sulle linee A e B della Metropolitana è stato momentaneamente sospeso. Sospese anche le visite domenicali al Palazzo del Quirinale e l'entrate nelle Basiliche San Paolo e San Lorenzo. Precipitato l'ascensore, vuoto, di uno stabile della zona Marconi.
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