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Manovra: la parola ai soggetti non istituzionali

La legge di Bilancio è il tema delle audizioni di soggetti non istituzionali davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Lunedì 7 novembre saranno ascoltate le istituzioni

Economia, Politica
Manovra: la parola ai soggetti non istituzionali
(Teleborsa) - Manovra in focus davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato.

La Legge di Bilancio, che è in fase di valutazione a Bruxelles, questa mattina ha visto l'avvicendarsi delle audizioni dei soggetti non istituzionali. Lunedì 7 novembre saranno ascoltati i soggetti istituzionali.

La Cisl apprezza "l'ispirazione espansiva" della legge di bilancio poiché ritiene che "solo una politica economica espansive sia in grado di far ripartire l'economia italiana". E' quanto ha dichiarato in audizione il segretario confederale della CISL, Maurizio Petriccioli, secondo il quale il fatto che manchi anche solo la "previsione" di un percorso che contempli la riduzione del carico fiscale IRPEF ("elemento essenziale per le politiche di sostegno della domanda") è un fattore "negativo". Il Paese, ha spiegato Petriccioli ha "evidente bisogno di una forte ripresa". Sugli "investimenti pubblici invece sono importanti passi avanti" come "positivi sono tutti i finanziamenti per Industria 4.0, embrione - ha sottolineato - di politica industriale di cui il Paese ha tanto bisogno".

La Cgil da parte sua ha bocciato la legge di Bilancio. Secondo il segreretario Danilo Barbi, la Manovra non corrisponde "affatto all'urgenza e alle necessità della condizione sociale del Paese e non serve a rimetterlo in moto".

La "spinta degli investimenti pubblici insieme a quelli privati è decisiva gli interventi incorporati nella manovra volti agli stimoli si muovono nella giusta direzione". E' quanto affermato dal direttore generale dell'ABI, Giovanni Sabatini.

Davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, Sabatini ha detto: "emerge la necessità di una maggiore spinta espansiva da parte degli investimenti pubblici a livello europeo. Su questo fronte vi è l'esigenza di accelerare la realizzazione del Piano Juncker e di supportarne il rilancio recentemente annunciato. L'incertezza continua a contrassegnare il quadro economico e politico internazionale che si riflette anche sulle prospettive di crescita dell'economia italiana, la cui ripresa, dopo una così lunga fase recessiva, si fonda su dati incoraggianti ma non ancora univoci".

Non poteva mancare un accenno al terremoto che ha colpito l'Italia centrale. A questo proposito, il direttore generale dell'ABI ha dichiarato: "vanno ben valutati gli effetti delle circostanze eccezionali come i terremoti" per aggiustare il tiro "verso l'obiettivo di medio termine concordato in sede europea e definito sulla base del potenziale di crescita dell'economia e del rapporto debito-PIL".

Enrico Giovannini, presidente dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASVIS) ha portato l'attenzione sullo sviluppo sostenibile dicendo: "rischiamo di perdere due anni nel raggiungimento degli impegni dell'Agenda 2030. La legge non affronta adeguatamente i gravi problemi di sostenibilità sociale e ambientale".








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