(Teleborsa) - Il ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan non guarda in modo pessimistico all'economia italiana ed afferma che gli ultimi dati "avvalorano segni di ripresa del PIL nel terzo trimestre".
Lo ha detto il titolare dell'economia, in audizione sulla
Legge di Bilancio 2017 davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, offrendo una panoramica sull'economia italiana e parlando di un
"mercato del lavoro che continua a migliorare" e di
"segnali positivi per la produzione" e la fiducia delle imprese.
Secondo Padoan la
"crescita si sta gradualmente irrobustendo" nonostante il recupero dei livelli pre-crisi si stia rivelando più lento del previsto. Poi, ha spiegato che sulla crescita
incidono negativamente fattori di "natura esterna", quali il rallentamento dell'interscambio con Russia e Paesi emergenti e gli effetti psicologici legati al
voto sulla Brexit.
Parlando della
Manovra, ha confermato che il
valore lordo è pari a 26,7 miliardi nel 2017 e che questa contiene 14,7 miliardi di coperture, con un
effetto espansivo di 12 miliardi. Sono previste minori entrate per 16,5 miliardi e maggiori spese per 10,2 miliardi, ma anche
minori tasse pagate per 23,5 miliardi.
Secondo il ministro, la
spesa per fronteggiare l'emergenza migranti potrebbe salire a
4 miliardi di euro nel 2017, se gli sbarchi dovessero continuare ai ritmi attuali (dal 2014 sono sbarcate in Italia 150 mila persone). Il governo prevede quindi spese addizionali per immigrazione superiori allo 0,2% del PIL (circa 3,3 miliardi solo per le operazioni di soccorso).
Il governo - ha sottolineato - sta cercando di raggiungere "un equilibrio difficile tra azione espansiva e di consolidamento" e la manovra contiene misure per la crescita, come il rilancio degli investimenti, un piano contro la povertà, misure per la riduzione delle diseguaglianze e per le pensioni.