(Teleborsa) - L'Italia è il paese delle
disuguaglianze, non solo fra Nord e Sud e nelle opportunità di lavoro, ma anche nella percezione comune, riguardo la distribuzione del reddito e dlela ricchezza.
Un sondaggio condotto da
Desmopolis per
Oxfam rivela che
il 76% degli intervistati sente che non c'è equità nella distribuzione dei redditi ed almeno il 61% ritiene che le diseguaglianze siano aumentate negli ultimi 5 anni di crisi.
Il 60% degli intervistati, poi, ritiene che la concentrazione dei patrimoni sia legata alle
opportunità di lavoro ed il 67% percepisce diseguaglianze riguardo i
servizi pubblici essenziali (istruzione, sanità ecc.), ritenendo che non vengano garantiti in qualità e quantità identiche fra i più ricchi ed i meno ricchi. La massa (82%) pensa poi che il
sistema fiscale sia iniquo.
Quali sono le cause delle diseguaglianze? Oltre alla
politica economica del governo ed ai soliti temi del
clientelismo, c'è un buon numero di persone (65%) che cita fra le cause delle disuguaglianze
l'evasione e l'elusione fiscale, che sottraggono al bilancio dello Stato risorse che potrebbero essere destinate alla comunità.
Che le diseguaglianze non siano solo percepite ma siano una realtà di fatto lo dimostra una recente ricerca: nel mondo
62 Paperoni detengono la stessa ricchezza della metà più povera del mondo (3,6 miliardi di persone). La situazione non cambia in
Italia, dove
l'1% della popolazione più ricca detiene un patrimonio pari a quasi un quarto (23,4%) della ricchezza nazionale.