(Teleborsa) -
L'economia giapponese è cresciuta ben oltre le attese nel 3° trimestre dell'anno, confermando segni di ripresa, anche per effetto delle
politiche espansive della Bank of Japan. In realtà ad accelerare è stato soprattutto l'export, favorito dall'indebolimento dello yen, mentre resta modesta la domanda interna, che conta per il 60% del PIL.
Secondo i dati diffusi dall'Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese,
il Prodotto Interno Lordo nazionale ha mostrato una crescita tendenziale del 2,2%, risultando
migliore delle attese degli analisti che erano per una crescita più contenuta fra lo 0,6% e lo 0,9%.
Nel trimestre precedente, il PIL aveva segnato un incremento dello 0,7%.
Su trimestre il PIL è salito invece dello 0,5% rispetto al +0,2% del mese precedente e del consensus.
Le
spese in conto capitale (immobilizzazioni imprese) continuano a stagnare con una crescita zero, non dando un gran contributo al PIL, ma
la domanda estera ha accelerato allo 0,5% da -0,2% e risulta leggermente sopra lo 0,4% previsto.
In modesta crescita i consumi provati +0,1%, mentre la misura dell'inflazione resta stagnante (-0,1%),
come già emerso dalla Bank of Japan.