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Scuola, Renzi promette: non abbandoneremo i precari

Anief soddisfatta: il Premier ha cambiato idea dopo il nostro sciopero

Economia, Scuola, Welfare
Scuola, Renzi promette: non abbandoneremo i precari
(Teleborsa) - "Nella scuola ci sono 200mila precari e non puoi azzerare tutto e fare un concorso nuovo, con quelle persone hai assunto un'obbligazione. Vi sono, infatti, buone possibilità che le leggi delega della Buona Scuola slittino alla prossima estate, come chiesto pure dal PD attraverso un emendamento alla Legge di Stabilità già parzialmente accolto: in questo caso, si preannuncia un ulteriore anno di mancanza di candidati a coprire le 100mila supplenze annuali. Mentre ci sono decine di migliaia di docenti considerati fantasmi che hanno tutti i requisiti per coprirle ed essere immessi in ruolo". E' quanto affermato dal Premier Matteo Renzi.

Dopo queste parole, soddisfazione è stata espressa dal sindacato della scuola Anief che spiega come lo sciopero del 14 novembre abbia avuto un effetto immediato: far comprendere al Governo che i precari della scuola non si possono lasciare per strada.

"La piattaforma rivendicativa, che ha condotto alla giornata nazionale di protesta, è lunga e non bisogna illudersi. Ci sono temi, come il rinnovo contrattuale, su cui la guardia rimane altissima. Però, quello che arriva dal Presidente del Consiglio, non a caso il giorno dopo il nostro sciopero, è un segnale importante", spiega Marcello Pacifico, Presidente Anief e segretario confederale Cisal. "Attendiamo ora degli atti normativi concreti che nel caso dei precari della scuola si traducono nel collocare decine di migliaia di abilitati all'insegnamento – attraverso Tfa, Pas, corsi di Scienze della formazione primaria, all'estero e altro ancora – in quelle GaE sempre più orfane di supplenti".





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