(Teleborsa) - Aumenta
il numero di PMI, nel 2015, grazie a una rinnovata fiducia, al credito fornito dalle banche. Dopo cinque anni, il numero di PMI
è tornato sopra quota 137 mila (+500 società) pari a un
incremento dello 0,4% rispetto al 2014.
E' quanto emerge dal r
apporto Cerved PMI 2016 dedicato all'analisi delle piccole e medie imprese italiane (PMI). Si tratta di società di capitale non finanziarie che rientrano nei
requisiti definiti dalla Commissione per dipendenti, fatturato e attivo di bilancio.
Queste società, che rappresentano più di un quinto (il 22%) delle imprese che hanno depositato un bilancio valido, hanno occupato 3,8 milioni di addetti, di cui oltre due milioni lavorano in aziende piccole.
Le PMI hanno generato
ricavi pari a 852 miliardi di euro, un valore aggiunto di 196 miliardi di euro (pari al 12% del PIL) e hanno contratto debiti finanziari per 240 miliardi di euro.
Rispetto al complesso delle società non finanziarie,
pesano per il 37% in termini di fatturato, per il 41% in termini di valore aggiunto, per il 29% in termini di debiti finanziari.
"Il rapporto indica che è terminata la fase di selezione, con le aziende più deboli espulse dal mercato, ed evidenzia che nel corso del 2015 e nella prima parte del 2016, tutti gli indicatori che monitoriamo mostrano chiari segnali di miglioramento", ha commentato
Marco Nespolo, amministratore delegato di Cerved.