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Banca Popolare Emilia Romagna sceglie il modello SpA

L'assemblea dà il via alla fusione con una larghissima maggioranza

Finanza
Banca Popolare Emilia Romagna sceglie il modello SpA
(Teleborsa) - Anche Banca Popolare dell'Emilia Romagna ha detto sì alla trasformazione in SpA, prevista dalla riforma delle banche popolari per tutti gli Istituti con una data soglia di attivo.

Lo ha deciso l'assemblea, che si è riunita sabato presso la fiera di Modena, in collegamento video con i soci dlele banche del Sud. Erano presenti oltre 4 mila soci, in proprio o per delega, che hanno votato per alzata di mano. La trasformazione è stata approvata "a larga maggioranza": più di 4 mila soci pari al 99,8% del capitale hanno detto sì, 5 si sono astenuti e solo 3 hanno votato contro. Per quelli che hanno detto no, il prezzo di recesso è fissato in 3,8 euro in linea con la quotazione attuale in Borsa.

In realtà quella della banca era una scelta obbligata, dato che in caso di rigetto si sarebbe dovuta muovere l'autorità di vigilanza, che avrebbe disposto la cessazione dell'attività bancaria. Ma la votazione ha avuto un grande valore simbolico, tanto che è stata definita una scelta storica, perché pone fine a ben 150 anni di storia della banca come banca cooperativa.

Ad aprire l'adunanza è stato l'Ad Alessandro Vandelli, il quale ha voluto mettere il punto sull'importanza di questa trasformazione, ma anche sulle "opportunità" che si aprono a BPER, che nella nuova veste potrà importo come Istituto "più moderno, efficiente e competitivo" e "capace di cogliere le nuove sfide del mercato da una posizione di assolta forza".

Il numero uno ha precisato che il Board ha lavorato in questi mesi anche per giungere alla costituzione di "un gruppo di soci che possa arrivare a mettere insieme almeno il 20% del capitale" con l'intento di "mantenere salda la governance".

Vandelli ha anche parlato di temi vari, come la possibilità di fondersi con Credito Valtellinese e Popolare di Sondrio, ma pensa che sia prematuro pensarci ora: "Da quelle parti noi abbiamo degli amici", ha detto il manager parlando delle banche valtellinesi e precisando che per le aggregazioni si deve attendere il 2017.

Oggi, le azioni BPER in Borsa sono piuttosto sacrificate, con una perdita del 3,37%, in linea con la performance delle altre banche quotate.



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